La vita delle Api
Le api sono comparse sulla terra da almeno 4 milioni di anni fa, o meglio possiamo dire che sono comparse da quando sono comparsi i fiori, perchè l’ape aveva bisogno del fiore e il fiore dell’ape. L’uomo sulla terra ha sempre cercato di prendere il miele, anche perchè lo zucchero non esisteva. Anticamente, l’uomo per allevare le api usava delle arnie fatte di tufo, nel Salento “ucche” sostituite poi dalle moderne arnie. Nell’alveare ogni insetto ha un compito preciso:
– Fuchi sono i maschi ed hanno il compito di fecondare la regina.
– Api spazzine che hanno il compito di fare le pulizie.
– Api bottinatrici devono di provvedere alla raccolta del nettare.
– Api magazziniere hanno il compito di conservare il nettare.
– Api nutrici ha il compito di allevare le larve fino al terzo giorno di vita.
– Api ceraiole costruire le cellette in cui si trovano alloggiate le larve.
– Api guardiane ha il compito di vigilare e respingere altri insetti.
L’ape regina è il capo di una colonia d’api. Normalmente è la madre di tutte le api presenti nell’alveare. La regina si sviluppa da una larva selezionata dalle api operaie e viene nutrita con pappa reale che la renderà matura sessualmente. La si può distinguere dalle altre api per la forma del suo corpo, ha infatti un addome lungo e voluminoso e può vivere fino a 5 anni. Nasce a differenza del resto, non in una cella esagonale ma in una cilindrica più grande e posta verticalmente al favo in una zona più esterna.
Il suo unico compito sarà quello di deporre le uova e si accoppia solo una volta nella vita, dopo circa 7/8 giorni dalla sua nascita. L’accoppiamento avviene durante un volo chiamato, volo di fecondazione “nuziale” che dura 3 giorni circa. L’ape regina spiccando il volo verrà fecondata dai fuchi più dotati. Deponendo le uova, sarà la regina a decidere se fare nascere un operaia unendo uno spermatozoo all’uovo che sta per deporre, oppure un maschio lasciando l’uovo infecondo. La regina depone da 1000 a 2000 uova al giorno. La regina vaga perennemente alla ricerca di una cella vuota per deporre le uova, li sarà seguita dalle sue ancelle che provvederanno a nutrirla e a pulirla oltre che al suo stato di fecondità. La regina emette dei feromoni che informano le operaie sullo stato di salute, sull’età e sulla sua capacità riproduttiva. Se una di queste caratteristiche venisse meno, l’alveare non esiterebbe nel cercare una nuova regnante, costringendo la vecchia regina a sciamare.
Dalle uova, nasceranno delle piccole larve curate dalle sorelle maggiori. Dopo l’ottavo giorno dello sviluppo delle larve, le celle verranno chiuse con degli opercoli di cera. All’interno delle celle, le larve si trasformeranno in pupa. A circa 20 giorni dalla deposizione, l’insetto adulto bucherà l’opercolo della cella e uscirà formato.
L’insetto inizierà a fare il lavoro più umile, ossia “spazzino delle celle”, poi si passerà al ruolo di “nutrice” che ha il compito di curare e nutrire le larve.
Ci saranno le api che si occuperanno dell’edilizia, ossia di produrre la cera dall’addome. La cera servirà a costruire nuove celle e a portare avanti la fabbrica del miele. Aspetto importante è la “trofallassi” un operazione importante tra le api bottinatrici e le api magazziniere che lo stivano nelle celle del melario per la maturazione. Dopo questa fase, le api escono dall’alveare e assumono il ruolo di “guardiane”. Le api inizieranno a volare e a passare di fiore in fiore raccogliendo polline dalla quale usciranno le tipologie di miele.